Benvenuti alle interviste de “La favola del successo”, la collana di libri dedicata agli imprenditori e, più in generale, a chi desidera accrescere il proprio know-how. Oggi dialoghiamo con Christian Poltronieri, titolare dell’agenzia Delta SIS, che si occupa di investigazione e sicurezza.
Christian, tu hai un messaggio molto interessante: l’importanza di rendere il lettore non solo informato, ma anche proattivo. Raccontaci di più.
“Sono titolare di una licenza nel settore della sicurezza e mi occupo di formazione per aiutare le persone a diventare più consapevoli e proattive riguardo alla propria sicurezza personale. Il mio approccio va oltre la classica difesa personale; voglio che le persone comprendano che la sicurezza non è solo una questione di forza fisica, ma richiede anche una preparazione mentale e una buona dose di intuizione”.
Parlando di preparazione, quali aspetti della sicurezza personale ritieni siano spesso trascurati?
“Molti si concentrano esclusivamente sulla difesa fisica, ma ci sono tanti altri aspetti importanti. Ad esempio, la prevenzione è fondamentale. È molto più efficace prevenire un problema piuttosto che cercare di affrontarlo a mani nude. La mia agenzia offre corsi che insegnano alle persone a riconoscere situazioni potenzialmente pericolose e a gestirle prima che diventino gravi. Ciò include non solo tecniche pratiche, ma anche strategie di pensiero. Insegniamo come migliorare la consapevolezza ambientale e come comportarsi in situazioni di crisi. Ad esempio, non è necessario diventare un esperto di arti marziali per affrontare un potenziale aggressore. A volte, l’azione migliore è semplicemente quella di allontanarsi e cercare aiuto. È importante sapere come reagire in base alle circostanze, piuttosto che seguire un copione rigido”.
Questo ci porta al concetto di “intelligenza situazionale”. Puoi spiegarci meglio?
“L’intelligenza situazionale implica essere in grado di valutare rapidamente un contesto e prendere decisioni informate. Ad esempio, se ci si trova in un luogo pubblico e si nota un comportamento sospetto, avere l’intelligenza situazionale significa riconoscere il potenziale pericolo e agire di conseguenza. Non è solo una questione di reagire, ma di anticipare e prevenire. L’obiettivo è rendere le persone capaci di reagire in modo appropriato anche in situazioni stressanti e caotiche. Questo richiede una sorta di “memoria muscolare” che si sviluppa attraverso la formazione e la ripetizione”.
Quindi, stai suggerendo che le persone dovrebbero apprendere delle routine per imparare a gestire l’emergenza?
“È un po’ come nei corsi di primo soccorso, dove non si diventa chirurghi ma si imparano le nozioni base per non peggiorare la situazione. Le persone dovrebbero sapere cosa non fare in caso di emergenza e come contenere il problema in attesa dei professionisti”.
Si potrebbe fare un parallelo con i corsi di guida sicura, anche in quel caso, si impara a prevenire piuttosto che a reagire impulsivamente…
“Sì, ed è fondamentale. La sicurezza sta nell’agire con responsabilità e consapevolezza. Non possiamo sempre controllare le situazioni, ma possiamo prepararci e adottare comportamenti più sicuri”.
Potresti darci qualche suggerimento pratico?
“Alcuni dei suggerimenti che diamo includono evitare di ostentare oggetti di valore, come orologi costosi o gioielli, specialmente in contesti dove ci si sente insicuri. È sempre meglio muoversi in modo discreto e attento. Se si deve andare in una zona poco familiare, è consigliabile scegliere percorsi più illuminati e frequentati. Questi piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza.
Questo sembra semplice, ma molte persone non ci pensano…
“Esatto, ecco perché è importante sensibilizzare le persone. A volte, le azioni più semplici possono ridurre notevolmente il rischio. E non si tratta di vivere nella paura, ma di adottare comportamenti intelligenti che ci aiutino a rimanere al sicuro”.
A proposito della paura, come può influenzare le nostre decisioni?
“La paura può avere effetti devastanti. In situazioni di emergenza, può portare alla paralisi o a reazioni impulsive che peggiorano la situazione. È fondamentale allenare la mente a rimanere calma e lucida. Durante i nostri corsi, lavoriamo molto su questo aspetto, insegnando tecniche di gestione dello stress. Ad esempio pratiche di respirazione profonda e visualizzazione possono aiutare a mantenere la calma. Inoltre, incoraggio sempre le persone a immaginare scenari di emergenza e a pensare a come reagirebbero”.
La tua filosofia si basa quindi su una preparazione completa. Cosa significa questo per le aziende e le organizzazioni?
“Per le aziende, è cruciale avere un piano di emergenza e formare i dipendenti su come comportarsi in caso di crisi. Non possiamo prevedere ogni possibile scenario, ma possiamo prepararci ad affrontarli. Attraverso la formazione, le aziende possono creare un ambiente di lavoro più sicuro e responsabile, dove tutti sanno cosa fare in caso di emergenza”.
E per le scuole?
“Anche nelle scuole l’educazione alla sicurezza è fondamentale. I ragazzi devono essere informati e preparati, non solo per la loro incolumità, ma anche per quella degli altri. Questo crea una cultura della sicurezza, dove tutti sono consapevoli e pronti a intervenire”.
Come sai, la collana de “La Favola del Successo” pubblica libri che siano soprattutto utili per i lettori e, dalla tua esperienza nel settore della sicurezza personale, potrebbe nascere sicuramente un libro di successo. Ci viene in mente anche un possibile titolo: “Intelligenza è sicurezza”, per sottolineare il concetto che interpretare in maniera veloce e appunto, intelligente, ciò che accade attorno a noi vuole dire porre le basi della sicurezza…
“Mi pare centrato: la sicurezza è prima di tutto una questione di tempistica. Al di là dell’imparare più o meno nozioni, più o meno tecniche, il nocciolo fondamentale è quello di reagire nelle giuste tempistiche, quindi con il minor tempo possibile, proprio perché più tempo rimaniamo esposti a un problema, più, rischiamo di subirne le conseguenze”.
Quindi il tuo libro potrebbe presentare una serie di programmi da installare nella mente del lettore in modo tale da essere preparato a gestire l’emergenza, avendo comunque già delle routine consolidate. Ma per far diventare qualcosa una routine dalla mente, dobbiamo farla andare nei muscoli…
“Certo, stiamo parlando della famosa “memoria muscolare”: ripetere all’infinito un gesto, affinché diventi sostanzialmente automatico e poi cercare di migliorarlo, sviluppandolo e testandolo nelle situazioni più diverse”.
Si tratta poi di proporre degli esercizi pratici, perché le persone, se non fanno esercizio, dopo poco dimenticano, ma anche di suggerire una routine per ripetere questi esercizi, avendo però cura di non diventare “maniaci” della sicurezza…
“Questa deriva è assolutamente da evitare. Un conto è essere preparati, un altro è avere l’ossessione della sicurezza, un atteggiamento che può rovinare la vita perché ci porta a vedere le cose sempre immaginando lo scenario peggiore e ad essere dominati dalla paura”.
Un libro del genere, che aiutasse ad avere l’atteggiamento più funzionale in merito alle proprie preoccupazioni, sarebbe davvero utile, anche per dire alle persone: preparati e colleziona le routine giuste all’interno della tua mente e del tuo corpo per poter reagire in maniera efficace. Perché quando ci troviamo in situazioni di emergenza non ci mettiamo la testa immediatamente, ma utilizziamo dei bias cognitivi. una serie di “programmi mentali”, che ci fanno avere immediatamente una risposta a ciò che ci spaventa…
“Certo, e purtroppo a volte questa risposta può essere il caos più totale o addirittura la paralisi. La paura spesso porta all’incapacità di reagire, o comunque a fare azioni che ci mettono ulteriormente in pericolo. Sarebbe sicuramente utile un libro che desse delle linee guida e proponesse degli esercizi per sviluppare la capacità di reazione efficace. Un “manuale” con cui si possa studiare e lavorare anche da soli ,a casa, sull’autobus o al supermercato, una base di metodo che chi vuole potrà poi approfondire lo può fare nel modo migliore e nelle sedi più opportune”.
Sarebbe davvero fantastico Christian! Ci auguriamo di vedere presto pubblicato il tuo libro all’interno della Favola del Successo. E per ora ti salutiamo, facendoti tantissimi complimenti per l’utilità che porti nel mondo alle persone!